Caldaie A Camera Aperta

Le Caldaie a camera aperta senza canna fumaria – che fra l’altro potevano essere collocate solo in spazi aperti – già da tempo non sono più a norma. In realtà, oggi praticamente non è più possibile installare caldaie a camera aperta neanche nei casi di sostituzione di caldaie dello stesso tipo, così come non è più possibile realizzare dei sistemi di scarico dei fumi di combustione a parete ma occorre che i sistemi di scarico siano a tetto. Infatti, dal 18 dicembre 2012, è obbligatorio – pena sanzioni da parte degli enti verificatori – installare solo caldaie a gas del tipo a condensazione, mentre le caldaie a camera stagna o a camera aperta potranno venire installate solo ove siano presenti apposite canne fumarie adatte ad accogliere i gas di combustione in condizioni di sicurezza: ad es. le canne fumarie collettive ramificate che si usavano nei condomini realizzati anni addietro. In caso di dubbi, comunque, si suggerisce di contattare un installatore abilitato per verificare la situazione specifica Le caldaie a camera aperta, dette anche “a tiraggio naturale”, prelevano dall’ambiente in cui sono installate – attraverso una piccola apertura frontale – l’aria occorrente per bruciare il gas Pertanto, queste caldaie vanno installate all’esterno della casa o in locali ben areati.

Caldaie a camera aperta

Di solito le Caldaie a camera aperta vengono installate in cucina, mentre è vietata l’installazione in bagno o in camera da letto, poiché nella fase di combustione si libera il pericoloso monossido di carbonio (CO), anche se in dosi non nocive per la salute umana. Per legge, oltre al collegamento con la canna fumaria – dalla quale vengono espulsi all’esterno con tiraggio naturale i fumi caldi della combustione – è obbligatoria un’apertura di ventilazione, sempre con l’esterno, per ripristinare il corretto livello di ossigeno nell’ambiente espellendo l’aria viziata. I modelli in commercio di caldaia a camera aperta sono dotati di un dispositivo di sicurezza che ne blocca il funzionamento in caso di anomalia nel sistema di scarico fumi e caldaie a camera aperta, dette anche “a tiraggio naturale”, prelevano dall’ambiente in cui sono installate – attraverso una piccola apertura frontale – l’aria occorrente per bruciare il gas. Pertanto, queste caldaie vanno installate all’esterno della casa o in locali ben areati. Le aperture di ventilazione presenti nel locale di installazione della caldaia devono essere realizzate in prossimità del pavimento e devono essere dimensionate con un minimo di 100 cmq e pari ad almeno 6 cmq per ogni kW di potenza (nel caso in cui fossero eseguite a una quota maggiore di quella del pavimento devono essere maggiorate del 50%). Le caldaie a camera stagna, dette anche “a tiraggio forzato”, hanno la fiamma isolata dall’ambiente e l’aria viene prelevata dall’esterno attraverso un doppio tubo che serve anche a espellere l’aria inquinata interna, ed il tiraggio è forzato da un piccolo ventilatore inserito nel circuito di combustione. Pertanto possono essere installate in qualsiasi locale, compresi bagno e camera da letto.

Caldaie a camera aperta

Per le Caldaie a camera aperta ci sono i rivelatori di monossido di carbonio che sono dispositivi elettronici, del costo di qualche decina di euro, che rivelano la presenza del pericolo gas omonimo (C), allo scopo di evitare un avvelenamento da monossido di carbonio, un gas incolore e inodore prodotto dalla combustione incompleta di combustibili contenenti carbonio: in casa, sorgenti di tale gas sono le fiamme aperte, le caldaie a gas, gli scaldabagni a gas, i camini bloccati o gli scarichi di un’auto nel garage. Quando il livello di monossido di carbonio supera una certa soglia – ma prima di raggiungere livelli di pericolosità scatta un allarme sonoro.

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